A Nick Cave and The Bad Seeds Lucca 17.7.2018

Nick Cave and The Bad Seeds Lucca 17.7.2018

Il sibilo che introduce “Jesus Alone” apre alle 21.30 in punto l’unica data italiana dell’estate 2018 di Nick Cave and the Bad Seeds al centro di Lucca, in una Piazza Napoleone gremita di persone in piedi e con la ridotta tribuna piazzata esattamente al centro dello spazio, il che comporta una visibilità limitata. Solo grazie ai due maxi schermi laterali che proiettano in asciutto b/n le immagini del concerto, tutti potranno seguire uno show che restituisce dignità e significato all’idea di concerto rock, categoria negli ultimi tempi orientata all’estinzione.

Nick Cave officia il rito collettivo concedendosi al pubblico adorante delle prime file, alternando, senza mai perdere un attimo di profonda intensità, momenti di parossismo e spazi di lirica introspezione, in un viaggio attraverso tre decenni di carriera, dai primi dischi solisti fino a “Skeleton Tree”. I Bad Seeds, look e movenze da professionisti del noir in musica, sono il perfetto meccanismo per la rappresentazione in clima sonoro delle estreme emozioni evocate dal protagonista: quasi incute timore il battito implacabile delle percussioni di Jim Scavonus e Thomas Wydler, rapiscono i momenti di deragliamento noise guidati dalla chitarra di George Vjestica e dal violino di Warren Ellis, inquietano le note nodose e scandite del basso di Martyn Casey, e quando sono le note del pianoforte, del vibrafono o del mini mellotron ad ispirare i momenti più quieti e lirici, il cuore è aperto alla commozione senza trattenimenti.

Durante le due ore di show sono molti i momenti memorabili, dal delirio elettrico di “From Her To Eternity” alla tempesta di “Tupelo”, dalle immancabili “The Ship Song” e “The Weeping Song” alla lirica essenzialità di “Into My Arms”, con una “Distant Sky” cantata in duetto virtuale con la soprano danese Else Torp, la rarità di “Shoot Me Down” ed una “Deanna” richiesta dai fans. Il finale è occupato dal rito dell’invasione del palco provocata da Nick, che canta “Stagger Lee” al centro dell’abbraccio di un centinaio di fans, prima di una versione toccante di “Push The Sky Away” e dei bis inusuali, “City Of Refugee” e “Rings Of Saturn” introdotta dal gorgheggio ardito di Ellis.

C’è ancora almeno un “rock’n roll animal” in circolazione.

(Foto di Francesco Prandoni)

 

Track list del concerto

Jesus Alone

Magneto

Do You Love Me?

From Her To Eternity

Loverman

Red Right Hand

The Ship Song

Into My Arms

Shoot Me Down

Girl In Amber

Distant Sky

Tupelo

Deanna

Jubilee Street

The Weeping Song

Stagger Lee

Push The Sky Away

City Of Refugee

Rings Of Saturn

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