Wild Beasts
Limbo Panto
Accerchiato da vecchi vinili mai acquistati, dai quali la polvere, a poco a poco, spicca il volo prima di adagiarsi sulla sua t-shirt stropicciata, il commesso del "mio" negozio di dischi è vittima di unintima estasi mnemonica. Sorrido entrando, in rispettoso silenzio.
His Grinning Skull mi spiega, gli rievoca qualcosa di adolescenziale, di non corrisposto. Ascolto, senza trovare una frase opportuna, non potendo comunicare con lui per via analogica. Non se ne parla proprio di abbracciarlo. Chi suona, domando. Certi Wild Beasts. Provengono dalla scena di Kendal. È il loro disco di debutto, sai "; "Qualcosa di teatrale, simile ai Clap Your Hands and Say Yeah! per certi versi; baritono à la Guy Garvey e falsetto eccitato. Vai sul sicuro: se ne parla già bene - per quanto possa contare.
Cascata neuroendocrina la soave trama ricamata dal pianoforte in sottofondo: lintrecciarsi dei toni e timbri vocali, perché no il suo parere, mi convincono a prendere mano al portafogli.His Grinning Skull è di nuovo on air: mi scorta alluscita, chiudendo lei la porta.
Termino lascolto di Limbo Panto decisamente frastornato: dopo unirruzione gestaltica così vorticosa e incatenante, non mi risulta per nulla semplice recuperare la lucidità necessaria per descriverlo. Forse, perché il lamento carnale di Vigil for a Fuddy Duddy è ancora qui davanti a me, divenuto quasi per magia lallucinazione di un rogo in technicolor. Le mie pupille sono ora schermo delle più variopinte e sensuali tonalità di un incendio cromatico che cresce e divampa, alimentato costantemente dai tribalismi percussivi. Men to be men, must love and pity, so deeply and secretly, o forse, le fonti primarie in cui luomo trae linfa per la sua passionalità. Il cristallino riff del ritornello, divenuto deliziosa brezza temperata, trasporta questo fuoco verso una breve e intensa autocombustione finale, pretesto ideale per lesaltazione del falsetto provocante di Hayden Thorpe.
Devils crayon è invece un tortuoso selciato di groove pop/funky: da qui, si dispiegano, per tappe, bellissimi paesaggi dinamici dai colori a pastello; la voce grave di Tom Fleming da subito possiede il dono empatizzare con emozioni inabissate, di farle riemergere e proiettarle nell'etere della consapevolezza, lasciando il compito di rivitalizzarle alleccezionale liricità di Hayden. Romantico e poetico nel testo questo brano è, per chi scrive,un piccolo capolavoro di arrangiamento, pregevole in ogni sua sfumatura.
Incastonato di arabesche rifiniture chitarristiche e pianistiche,caratterizzato dalliniziale clap clap che da il via al tutto, the Old Dog scorre davvero splendidamente;The Club of Fathomless Love graffiante nei tagli netti e sferzanti delle percussioni, sfocia in un ritornello arioso e dalla spiccata teatralità, dalla lirica al limite del misogino, che sa di auto-convincimento, dettato dalla volontà di rivendicare un non ben definito status di superiorità. E anche lestrosa e poco convenzionale She Purred While I Grred è un urlo ansioso,innocuo (quasi tenero) dettato dalla necessità,sì istintiva ma molto costruita, di predominare nel rapporto amoroso. Dicevo, frastornato. Ma anche stregato dallimponente bellezza di questo esordio dei Wild Beasts: non sembra infatti che i quattro di Kendal siano scesi a compromessi, tanto meno con le loro nevrosi.
Saldo, qualitativamente eccellente nel suo saper essere compatto e arty allo stesso tempo, in "Limbo Panto" eccelle la complementarietà del fraseggio vocale tra Hayden e Fleming.
Ed è tornando al commesso che scavava nei suoi anni con "His Grinning Skull" che penso a come, non per assurdo, c'avesse visto estremamente lontano.
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